Oramai periodicamente ogni parte d’Italia “cambia colore”, venendo rapidamente inserita nell’una o nell’altra delle tre zone ideate dal Governo. Ciò dipende dalla gravità della situazione del contagio da Covid-19 di ciascuna Regione o, addirittura, di ciascun Comune. I territori che vengono inseriti in zona arancione, oppure rossa, devono restarci almeno 14 giorni per poi essere rivalutati in base a nuovi monitoraggi. Il Ministro della Salute aggiorna in maniera sistematica la lista delle Regioni e dei Comuni, assegnando il relativo colore sulla scorta di specifici dati forniti dal Comitato tecnico-scientifico. In particolare vengono valutati ben 21 criteri, tra cui l’indice di contagio Rt, la presenza di focolai e la disponibilità negli ospedali di posti letto e di posti di terapia intensiva. Inoltre, sono presi in considerazione altri 6 parametri, che descrivono la capacità di accertamento diagnostico, nonché quella di indagine e di gestione dei contatti, come la percentuale di tamponi positivi (esclusi i secondi e i terzi test sulle stesse persone) o il tempo che intercorre tra il momento in cui vengono accusati i sintomi e la diagnosi o la quarantena. Ma vediamo nel dettaglio la differenza tra le tre aree:
ZONA GIALLA, RISCHIO MODERATO
Questa è la zona in cui vigono le misure sostanzialmente diffuse su tutto il territorio nazionale.
In particolare nella zona gialla è vietato circolare dalle 22:00 alle 05:00, salvo che sussistano comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. Inoltre, vengono sospesi i concorsi pubblici e viene fortemente raccomandato lo smart working.
I bar e i ristoranti possono restare aperti solo fino alle ore 18:00, ma l’asporto è consentito fino alle 22:00, mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Per le scuole superiori si attua la didattica a distanza, da cui sono dispensati gli studenti portatori di handicap e quelli che seguono lezioni che prevedono l’uso di laboratori. Per le scuole dell’infanzia, elementari e medie è prevista la didattica in presenza. Le università sono invece chiuse, salvo che per alcune attività che riguardano le matricole e i laboratori. I mezzi pubblici non possono riempirsi di passeggeri per oltre il 50% della loro capienza, ad eccezione del trasporto scolastico. Restano chiusi musei, mostre, teatri e cinema. Sono ferme le piscine e le palestre, ma possono aprire i centri sportivi. Sono interrotte le attività di sale giochi, scommesse e bingo, nonché i servizi di slot machine, anche se nei bar. Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita alimentari, tabaccai ed edicole al loro interno.
ZONA ARANCIONE, RISCHIO INTERMEDIO
È vietato circolare dalle ore 22:00 alle ore 05:00 del mattino, salvo che per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo che per comprovati motivi di studio, lavoro, necessità e salute. Sono chiusi al pubblico i bar e i ristoranti, con asporto consentito solo fino alle 22:00 e consegne a domicilio senza limitazioni. Per le scuole superiori si attua la didattica a distanza, da cui sono dispensati gli studenti portatori di handicap e quelli che seguono lezioni che prevedono l’uso di laboratori. Per le scuole dell’infanzia, elementari e medie è prevista la didattica in presenza. Le università sono invece chiuse, salvo che per alcune attività che riguardano le matricole e i laboratori. I mezzi pubblici non possono riempirsi di passeggeri oltre il 50% della loro capienza, ad eccezione del trasporto scolastico.
Chiusi i musei e le mostre, nonché i teatri e i cinema. Sono ferme le piscine e le palestre, ma possono restare aperti i centri sportivi. Sono interrotte le attività di sale giochi, scommesse e bingo, nonché i servizi di slot machine, anche se nei bar. Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita alimentari, tabaccai ed edicole al loro interno.
ZONA ROSSA, RISCHIO ALTO
È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Chiusura al pubblico di bar e ristoranti, con asporto consentito solo fino alle 22:00 e consegne a domicilio senza limitazioni. Didattica a distanza per ogni classe delle scuole superiori, nonché per la terza e la seconda media. Resta la frequentazione in presenza della classe prima media, insieme alle scuole elementari e dell’infanzia. Chiudono infine le università, salvo specifiche eccezioni.I mezzi pubblici non possono riempirsi di passeggeri oltre il 50% della loro capienza, ad eccezione del trasporto scolastico. Chiusi musei e mostre, nonché i teatri e i cinema. Sono chiuse le piscine e le palestre, così come si sospendono le attività dei centri sportivi. Sono interrotte le competizioni sportive, salvo quelle ritenute di interesse nazionale da dal CONI e dal CIP. Rimane possibile svolgere l’attività motoria nei pressi della propria abitazione, nonché quella sportiva, ma solo all’aperto e in forma individuale. Sono interrotte le attività di sale giochi, scommesse e bingo, nonché i servizi di slot machine, anche se nei bar.
Infine, devono chiudere tutti i negozi, ma possono restare aperte le seguenti attività: le librerie, i negozi di fiori, i negozi di computer e di elettronica, quelli di articoli sportivi, le concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia, i ferramenta, i negozi di giocattoli e vestiti per bambini, le edicole, le farmacie, le profumerie e le erboristerie.
Continuano ad essere aperti, altresì, i negozi di alimentari e i supermercati, nonché quelli che vendono beni di prima necessità, come la biancheria o il sapone.
Restano aperte le lavanderie e le tintorie, così come i parrucchieri e i barbieri.
Infine, continuano a svolgere la loro attività le fabbriche, gli artigiani e gli imprenditori del settore edile.